Credito d’imposta Formazione 4.0

Credito d’imposta Formazione 4.0

L’ex Piano Nazionale Industria 4.0 (poi Piano nazionale Impresa 4.0 ed oggi noto come Transizione 4.0), offre alle aziende italiane strumenti per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale legate alla quarta rivoluzione industriale.

Con “industria 4.0” si intende un modello di produzione e gestione aziendale. Gli elementi che caratterizzano il fenomeno riguardano connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. Ciò si traduce con l’utilizzo di macchinari connessi al Web, analisi delle informazioni ricavate della Rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Le tecnologie abilitanti spaziano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione.

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano e si pone due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati e dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.

Il Piano prevede misure specifiche, che tengono conto della neutralità tecnologica, intervenendo con azioni orizzontali e fattori abilitanti.

Credito d’imposta Formazione 4.0

La misura Formazione 4.0 è un’agevolazione volta a stimolare mediante la generazione di credito d’imposta le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, così come previsto dal Piano nazionale Impresa 4.0.

La misura prevede il recupero del costo lordo del salario annuo del personale impiegato nella formazione, per un valore massimo del:

  • 50 % per Micro e Piccole aziende e nel limite massimo annuale di €. 300.000;
  • 40 % per una media azienda nel limite massimo annuale di €. 250.000;
  • 30 % per una grande azienda nel limite massimo annuale di €. 250.000.

Il credito d’imposta si può utilizzare in compensazione per il pagamento degli F24, inclusa l’iva. I costi sostenuti dovranno essere certificati da un Revisore dei conti, che ne sancirà l’asseverazione, necessaria per la compensazione del credito.

Per le aziende che non hanno l’obbligo legale di nomina del revisione, il costo dell’asseverazione, pari a 5.000,00 €, è ammissibile al 100% come incremento del credito d’imposta ed è recuperabile già nel primo F24 disponibile.

NOVITÀ. Con la Legge di Bilancio 2021 i costi consulenziali e l’eventuale formazione esterna relativi al progetto “Formazione 4.0” sono ammissibili e possono essere compensati al pari del credito d’imposta maturato grazie alle attività formative.

 

Top