Credito d’imposta Ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica

Credito d’imposta Ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica

L’ex Piano Nazionale Industria 4.0 (poi Piano nazionale Impresa 4.0 ed oggi noto come Transizione 4.0), offre alle aziende italiane strumenti per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale legate alla quarta rivoluzione industriale.

Con “industria 4.0” si intende un modello di produzione e gestione aziendale. Gli elementi che caratterizzano il fenomeno riguardano connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. Ciò si traduce con l’utilizzo di macchinari connessi al Web, analisi delle informazioni ricavate della Rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Le tecnologie abilitanti spaziano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione.

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano e si pone due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati e dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.

Il Piano prevede misure specifiche, che tengono conto della neutralità tecnologica, intervenendo con azioni orizzontali e fattori abilitanti.

Credito d’imposta Ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica

La Legge di bilancio 2021 interviene, con le lettere da a) ad h) del comma 1064, sulla disciplina del credito d’imposta per spese di ricerca e sviluppo e altre:

  • investimenti in ricerca e sviluppo,
  • transizione ecologica,
  • innovazione tecnologica 4.0
  • altre attività innovative a supporto della competitività delle imprese, che era stata dettata dalla precedente legge di bilancio (articolo 1, comma 198 e seguenti, legge 160/2019) in sostituzione del previgente credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo (articolo 3, Dl n. 145/2013), fatto cessare anticipatamente nel 2019.

Aumento dei massimali:

  • ricerca e sviluppo, nella misura del 20% (prima era il 12%) della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 4 milioni di euro;
  • innovazione tecnologica, nella misura del 10% (prima era il 6%) della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
  • design e ideazione estetica, nella misura del 10% (prima era il 6%) della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro;
  • innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, nella misura del 15% (prima era il 10%) della relativa base di calcolo, nel limite massimo di 2 milioni di euro.

La base di calcolo per ciascuna tipologia di investimento deve essere assunta al netto di altri contributi o sovvenzioni ricevuti per le stesse spese ammissibili, mentre il limite massimo va ragguagliato ad anno in caso di periodo d’imposta di durata diversa da 12 mesi.

 

Tipologia credito Misura
Legge di Bilancio 2020 Legge di Bilancio 2021
Ricerca e sviluppo 12% (max 4 Ml€) 20% (max 4 Ml€)
Innovazione tecnologica 6% (max 1,5 Ml€) 10% (max 2 Ml€)
Design e ideazione estetica 6% (max 1,5 Ml€) 10% (max 2 Ml€)
Innovazione tecnologica per transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 10% (max 1,5 Ml€) 15% (max 2 Ml€)

 

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